Archivio

Ven, 27/03/2015
Presso il Museo Romano di Brescia è conservata, dalla metà dell'Ottocento, una lapide di epoca romana in pietra di Botticino, alta cm. 58 e larga cm. 37, ritrovata nella zona sud-occidentale di Roncadelle "presso la chiesa di Ognissanti", ossia in località Savoldo. Sulla pietra è incisa un'iscrizione votiva di un certo Sextus Niger Sollonius con dedica al dio Alus. Nulla sappiamo di questo Sollonio; dal suo nome possiamo dedurre che fosse un personaggio di origine...
Ven, 27/03/2015
Gli abitanti di Roncadelle erano 725 nel 1565, 750 nel 1684, 840 nel 1792, 1.173 nel 1881, 1.599 nel 1911, 2.361 nel 1931, 3.330 nel 1951, 3.593 nel 1961, 4.330 nel 1971, 5.421 nel 1981, 7.020 nel 1991, 7.625 nel 2001, 9.265 nel 2011.
Ven, 27/03/2015
Il territorio di Roncadelle ha una superficie di kmq 9,20 ed un'altitudine media di m. 122 s.l.m. Ha un andamento pianeggiante con lieve pendenza tendente complessivamente da nord-ovest a sud-est. Il comune confina (da nord, in senso orario) con Gussago, Brescia, Castelmella, Torbole Casaglia, Travagliato e Castegnato. Il centro abitato, che dista circa 6 km da Brescia, si è sviluppato nella parte sud-orientale del territorio. Struttura del terreno. Trovandosi nella zona pedemontana...
Ven, 27/03/2015
Fiume a carattere torrentizio, che scende dal monte Maniva, percorre la Val Trompia, passa ad ovest di Brescia delimitando il confine orientale del territorio di Roncadelle e, dopo un percorso di 96 km, confluisce nel fiume Oglio tra Seniga e Ostiano. Il ritrovamento di resti di un antico ponte a Roncadelle nel giugno 1986 può far pensare che l'alveo del Mella fosse in epoche antiche spostato 500 m. più ad ovest, ma l'ipotesi non è suffragata da alcuna prova. Il fiume è citato nell'...
Ven, 27/03/2015
Il Gandovere, dall'etimo vagamente celtico, è un torrente che si forma da tre sorgenti (Martignago di Ome, Valle di Ome e Foina di Monticelli Brusati), bagna i territori di Rodengo e Castegnato, confluisce in parte nel Mandolossa proveniente da Gussago, attraversa i territori di Roncadelle e Castelmella per sfociare poi nel Mella presso Azzano. Il suo nome (Candubrium) è riportato anche su documenti medievali. In passato il suo corso era accompagnato e protetto da fasce boschive e le sue...
Ven, 27/03/2015
La vicinia era l'assemblea dei capifamiglia originari, che si occupava dei beni collettivi e dei problemi della comunità locale. Il più antico riferimento documentario alla vicinia di Roncadelle è una pergamena del 15 maggio 1306, in cui è riportata la deliberazione di offrire ogni anno al sacerdote che si fosse stabilito nella chiesa di S. Giulia a Roncadelle (presso la quale si riuniva la vicinia) sei lire imperiali, cinque some di frumento, due plaustra di vino e tre sestari di legumi...
Ven, 27/03/2015
LE FESTE La festa come evento comunitario è il tempo in cui la comunità si riconosce e lo spazio in cui la società locale si ricompone. In passato la festa, prima che il consumismo ne stravolgesse il significato, svolgeva un’importante funzione di incontro e scambio sociale, che consentiva alle piccole comunità contadine, generalmente chiuse in se stesse, di conoscere e frequentare altre persone e ai giovani dei due sessi di superare il rischio endogamico. Inoltre, la festa osava lanciare...
Ven, 27/03/2015
Imposta indiretta sui consumi, il dazio colpiva la circolazione esterna ed interna di moltissimi beni. In particolare, ai Porcellaga spettava la riscossione dei dazi su pane, vino, carni, farina e prodotti della campagna ("imbottato"), che transitavano sul territorio di Roncadelle, oltre ai diritti sui pascoli, sulle onoranze e sulle entrate del territorio locale.
Ven, 27/03/2015
Le Chiusure (da clausus= chiuso) comprendevano il territorio intorno a Brescia, nel raggio di circa 3 miglia, direttamente controllato dalla città per motivi di sicurezza e di approvvigionamento. Gli abitanti dei sobborghi compresi nelle Chiusure erano considerati cittadini di Brescia e godevano di vari privilegi.
Ven, 27/03/2015
Gli abitanti di Roncadelle vennero esentati da ogni onere relativo ai dazi del pane, del vino, delle carni, della macinazione, dell'imbottato e derivati, nonché da qualsiasi tassa e onere reale o personale, ordinario o straordinario, che potesse essere imposto dal Comune di Brescia o da qualsiasi funzionario comunale o distrettuale; vennero inoltre esentati dalla gravosa imposta del sale. I privilegi concessi a Roncadelle, che comprendevano anche l'immunità dalle contribuzioni militari e...