Adesso che l’onda di piena è passata e che i riflettori si sono spenti, è tempo di bilanci per il sindaco Michele Orlando, che una decina di giorni fa firmò l’ordinanza con la quale ha vietato a tutti i propri concittadini di morire. Un’ordinanza provocatoria che ha avuto una vasta eco in tutta Italia grazie alla copertura mediatica di numerose testate nazionali: dal TG5 al TG3, dal Corriere della Sera a Repubblica, dal Giorno alla Stampa, fino a Radio 24 e numerosi altri media e siti internet locali e nazionali.
“In effetti c’è molta soddisfazione per l’esito dell’ordinanza – afferma il sindaco– perché siamo riusciti a richiamare l’attenzione su un problema che sta diventando davvero serio per moltissimi comuni italiani. Ormai è chiara a tutti, e lo verifico anche in paese parlando con diversi cittadini, l’assurdità di un Patto di Stabilità che impedisce ai comuni virtuosi, con i conti in ordine e con un bilancio sano di investire liberamente le risorse a disposizione. Avere i soldi e non poterli spendere è un controsenso difficile da concepire, ma anche difficile da spiegare alla gente: ecco, l’ordinanza sul “divieto di morire” ha invece reso tutto ciò più comprensibile”.
“Per quanto riguarda il nostro cimitero poi – prosegue Michele Orlando – questo divieto di spendere i soldi disponibili rischia di interrompere un percorso che abbiamo avviato da tempo. Siccome la scarsità di spazio al cimitero ci è nota da tempo, negli ultimi anni abbiamo compiuto diverse scelte: è stata acquistata l’area della ex Elettroplastica, per garantire il futuro ampliamento; è stato liberato quasi interamente l’ormai famoso corpo A; abbiamo predisposto un progetto per la sua ristrutturazione e per garantire così le nuove tumulazioni; abbiamo predisposto anche il progetto dell’ampliamento, che risolverà il problema anche nel lungo periodo; abbiamo reperito le risorse per ristrutturare il corpo A (200.000 Euro regolarmente iscritte a bilancio dalla fine dello scorso anno) e per avviare il primo stralcio dell’ampliamento (per il quale avremmo utilizzato parte dell’avanzo di amministrazione 2009, già presente a bilancio). Insomma, un disegno strategico che stavamo realizzando per gradi e che oggi rischia di interrompersi: chi poteva immaginare, quando l’abbiamo avviato, che un giorno il Governo ci avrebbe addirittura impedito di proseguire, utilizzando, ripeto, risorse già a disposizione?”.
“Quello che speriamo – conclude il primo cittadino di Roncadelle – è che a livello nazionale capiscano l’assoluta necessità di modificare il Patto, quantomeno consentendo ai comuni virtuosi di investire le risorse che hanno a disposizione (cosa a maggior ragione importante in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando). Siccome però non nutriamo grandi aspettative, visto che fino ad ora nessuno si è fatto sentire, posso assicurare la cittadinanza che il lavoro dell’Amministrazione Comunale per individuare comunque una rapida soluzione al problema cimitero non si è mai interrotto, nemmeno in questo mese di agosto. Entro poche settimane, se non ci saranno novità legislative, sarà pronto un piano alternativo per garantire, al di là delle provocazioni, la sepoltura ai nostri defunti, come è giusto che sia”.
Ufficio:
Segreteria
Data pubblicazione:
Venerdì, 20 Agosto, 2010