STAMPA LOCALE
La stampa periodica riservata ad una comunità locale merita attenzione, se non altro per l’impegno (non solo finanziario) che richiede. È attuata infatti con il coinvolgimento di un gruppo di persone o di un comitato di redazione, che si impegna a stabilire gli argomenti da trattare, a scrivere o raccogliere articoli e immagini, a correggere le bozze, a dare alle stampe e provvedere alla distribuzione del periodico, cercando di rispettare i tempi stabiliti e gli inevitabili limiti finanziari. Ci vuole anche una risposta positiva (e magari un sostegno) da parte dei lettori. Questo non era possibile fino ad un secolo fa, quando la popolazione locale era ancora in gran parte analfabeta.
I primi notiziari distribuiti alle famiglie di Roncadelle furono i bollettini della parrocchia (v.), stampati prima saltuariamente e poi con periodicità abbastanza regolare. Don Giacomo Contessa, parroco dal 1927 al 1944, pubblicava la “Famiglia parrocchiale” in 300 copie, in parte vendute, alcune spedite gratis ai militari roncadellesi. Don Carlo Vezzoli, parroco dal 1944 al 1967, diede una certa regolarità al “Bollettino parrocchiale” che, oltre alle comunicazioni relative alle iniziative della parrocchia, forniva informazioni di carattere più generale, sia religiose che culturali. Anche don Amilcare Gatelli, parroco dal 1967 al 1998, pubblicò “Comunità parrocchiale” con una certa regolarità, spesso ciclostilato per risparmiare sui costi; veniva stampato con copertina a colori in particolari occasioni.
Per quanto riguarda la stampa laica, nel dopoguerra si limitava a fascicoletti stampati saltuariamente delle forze politiche, soprattutto in vista delle elezioni amministrative, o a libretti che riassumevano le attività svolte dall’Amministrazione comunale. Una scossa la diede la Biblioteca Civica (v.), che si propose di diffondere un giornale culturale locale, pubblicando prima “Per la zènt” nel 1979 e poi “La locandina” dal 1983 al 1985. Si trattava di un notiziario “riservato agli utenti della Biblioteca” e finanziato da pochi sponsor locali, che illustrava le varie iniziative culturali proposte, con qualche pagina un po’ goliardica o provocatoria; ma vi comparvero anche ricostruzioni di avvenimenti storici locali e qualche valutazione critica sulle scelte amministrative.
Anche il Comune (v.) con la Giunta Tobanelli decise allora, nel 1984, che fosse opportuno pubblicare un suo giornale per illustrare le proprie attività e stimolare nuove iniziative. Uscì così “Roncadelle”, in carta riciclata, con periodicità trimestrale, coordinato dal bibliotecario Maurizio Milzani. Il giornale comunale, che aveva uno spazio aperto alle forze politiche di maggioranza e di opposizione, nonché ai contributi e alle critiche dei lettori, uscì con regolarità fino al 1991.
Critico e stimolante è stato in quel periodo anche “Il salice”, notiziario trimestrale dell’omonima associazione ambientalista, pubblicato dal 1989 al 1994, che intendeva innanzitutto proteggere il patrimonio ambientale e storico locale, ma che si proponeva anche finalità culturali.
Il giornale comunale “Roncadelle” fu rilanciato nel 1997 dalla Giunta Ragni in veste grafica più elegante ed ariosa: direttore editoriale Maurizio Milzani. Nel 2000 ha cambiato formato (da tabloid ad A4) ed è diventato bicolore, mantenendo lo stesso titolo e la stessa periodicità, almeno fino al 2011 quando ha cominciato a diventare sempre più saltuario.
Nel frattempo, con l’arrivo di don Eugenio Panelli, dal 1999 la parrocchia ha pubblicato un bollettino a colori intitolato “Il punto”, che ha riscosso un certo interesse spaziando dall’illustrazione delle attività comunitarie a momenti di riflessione individuale. Il nuovo formato è stato mantenuto (con lo stesso titolo) dai parroci successivi.
Pubblicazioni saltuarie sono state diffuse anche da alcune associazioni locali. Il giornaletto che ha saputo mantenere la sua periodicità annuale è il “Messaggero Missionario” stampato dal 1994 dal Gruppo Missionario (v.) guidato da Gianni Vespa (dapprima in poche centinaia di copie, poi in alcune migliaia) per informare sui progetti di aiuto ad alcune realtà dell’America Latina e dell’Africa e per raccogliere i fondi necessari a sostenerli.