Non basta essere un Comune del Nord Italia; non basta auto-convincersi che, da noi, non potrà mai accadere; non basta neppure prendere atto che, fino ad ora, nessun tentativo di estorsione sia mai stato denunciato. Non basta, perché la criminalità organizzata è subdola, così come le modalità che utilizza per infiltrare l’economia sana e perché, ormai, anche al Nord c’è, eccome, e non è più un fenomeno tipico solo di alcune regioni del Paese. Sono queste le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione Comunale a promuovere un questionario, elaborato con la collaborazione di Libera e della Rete Antimafia di Brescia, distribuito a tutte le attività produttive del territorio (industriali, artigianali e commerciali) per verificare la percezione di legalità tra i diversi operatori e se sussistano tentativi di infiltrazioni mafiose. Ne sono stati distribuiti 550 e ne sono tornati 63 (poco più del 10% quindi); un dato modesto, dal punto di vista numerico, ma decisamente più significativo se guardiamo le risposte fornite. Il questionario era suddiviso in 3 parti; ecco le risposte principali.
LA LEGALITÀ Il 63 % degli operatori roncadellesi che hanno risposto al questionario dà del termine legalità il significato di libertà, perché le regole comuni assicurano a ciascuno lo spazio di agire senza essere sottoposto al potere altrui, e la considera un presupposto per lo sviluppo economico, perché la criminalità soffoca la concorrenza ed impedisce l’iniziativa di chi lavora e di chi dà lavoro. Il 93% ritiene che la legge deve essere sempre rispettata, anche quando la si considera sbagliata o lede gli interessi personali; L’83% ritiene non ammissibile pagare le tasse meno del dovuto e dare “bustarelle” in cambio di favori. Il 73% denuncerebbe senza alcuna esitazione l’autore di un furto, di una piccola frode se commesso in suo danno. Ma di questi, il 38% denuncerebbe solo se ritenesse il fatto “grave”. Il 9% non denuncerebbe nulla per la scarsa fiducia nella giustizia. L’84% ritiene l’atteggiamento delle Forze dell’Ordine corretto, rispettoso dei diritti dei cittadini, e valuta pronto ed efficiente il loro intervento.
I RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il 36% degli operatori economici ritiene il rapporto con lo stato centrale “faticoso”, il 28% lo ritiene “inefficace”, il 28% lo ritiene soddisfacente. Per quanto riguarda gli enti locali, il giudizio complessivo appare meno “faticoso” e più “soddisfacente”. Infatti il 25% lo giudica “faticoso” mentre il 50% lo giudica soddisfacente. Soltanto l’ 1% giudica i rapporti amministrativi con gli enti locali “inefficace”. Interessante il “consiglio” che viene dato alla P.A. per garantire corretti rapporti con il cittadino: il 77% ritiene che la P.A. debba coinvolgere il cittadino nelle decisioni più rilevanti, organizzando, secondo il 66%, momenti di verifica del gradimento del proprio operato.
IL CONTESTO IN CUI SI OPERA La preoccupazione in sede locale si riscontra nella valutazione della ricorrenza delle problematiche con cui un imprenditore deve confrontarsi nel suo territorio. I principali timori riguardano truffe (46 %) e furti (52 %). Nella tipologia delle risposte multiple, il 60% valuta in aumento i reati di truffa, il 53% quelli di furto. Il 23% ritiene in aumento i reati di estorsione ed il 41% quelli di usura. Il 63% rileva il maggior rischio di estorsione nel settore del commercio e dell’artigianato. Il contrasto a tutto questo può realizzarsi, secondo il 66%, con un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine e attraverso sanzioni certe e più severe, richieste dall’80% degli operatori.
LE ESPERIENZE DIRETTE Il 34% degli operatori che hanno compilato il questionario opera nel commercio, il 15% nell’artigianato, il 15% nell’industria, il 10% nei servizi ed il 17% nelle libere professioni. Il 79% non è mai venuto a conoscenza di episodi di estorsione nella cerchia delle sue conoscenze, contrariamente al 12% che ha risposto positivamente. Il 73% non ha mai conosciuto imprenditori o commercianti che hanno fatto ricorso agli usurai, contrariamente al 17% che ha risposto positivamente. Nessuno ha dichiarato di essere stato vittima di tentativi di usura, mentre si è verificato 1 caso estorsione, la metà ha subito furti. Questi i dati reali restituiti dal Questionario nella parte relativa ai fatti concretamente accaduti. Il 77% ritiene che l’imprenditore o il commerciante “taglieggiato” o “usurato” dovrebbe chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Il 23% alle associazioni di categoria e l’1% a persone influenti. L’81% ritiene che la paura per ritorsioni a se o alla propria famiglia impedisca di chiedere aiuto alle istituzioni nei casi di usura o estorsioni. Il 9% ritiene che le mancate denuncie derivino da sfiducia nelle forze dell’ordine. Il 71% ritiene che la modalità più diffusa di estorsione sia la richiesta di danaro, il 20% ritiene invece che si sostanzi nella imposizione di forniture, l’1,5% mediante partecipazione in azienda. Il giudizio che viene dato alle forze dell’ordine nell’azione di contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa nel territorio è un giudizio positivo. Infatti il 62% lo valuta “abbastanza incisivo”, mentre solo il 25% lo valuta poco incisivo. Quanto all’azione della magistratura nel contrasto al racket ed all’usura, il 39% la giudica incisiva ed il 41% poco incisiva.
LA MAFIA Alla domanda se la mafia a Brescia e nel suo hinterland esista, solo l’1% risponde di no; il 27% dice di sì, ma che sia un fenomeno marginale, mentre il 57% è convinto che esista e che si stia sempre più infiltrando nell’economia e nelle istituzioni. Anche in questo caso con il sistema delle risposte multiple, il giudizio sulle azioni maggiormente efficaci per il contrasto ad estorsioni ed usura, assegna il 54% alle azioni che rendano più breve la durata dei processi, il 60% alle leggi per garantire la certezza delle pene, il 35% a norme che tutelino maggiormente gli imprenditori che denunziano. Il 28% ritiene utile facilitare l’accesso al credito legale, coma vera azione di contrasto ai fenomeni di usura.
Un questionario per la legalità e contro le infiltrazioni mafiose
Ufficio:
Segreteria
Data pubblicazione:
Sabato, 10 Novembre, 2012