Presso il Museo Romano di Brescia è conservata, dalla metà dell'Ottocento, una lapide di epoca romana in pietra di Botticino, alta cm. 58 e larga cm. 37, ritrovata nella zona sud-occidentale di Roncadelle "presso la chiesa di Ognissanti", ossia in località Savoldo.
Sulla pietra è incisa un'iscrizione votiva di un certo Sextus Niger Sollonius con dedica al dio Alus.
Nulla sappiamo di questo Sollonio; dal suo nome possiamo dedurre che fosse un personaggio di origine celtica ("Sollonio" era infatti un nome piuttosto raro fuori dalle regioni galliche), mentre l'epiteto Niger (nero) lascia supporre che egli fosse di pelle piuttosto scura. Si tratta evidentemente di un possidente locale, che si era adeguato alla egemonia romana sul territorio bresciano. Alo era un dio celtico che proteggeva gli alberi e la vegetazione nascente (poi assimilato a Saturno, antica divinità agraria), il cui culto perdurò nelle valli alpine almeno fino all'VIII sec. d. C.
Epigrafe romana
Data pubblicazione:
Venerdì, 27 Marzo, 2015